Come già nel teatro Concordia a Cremona, l'architetto si ispirò qui a idee della rivoluzione francese. Lo stile è neoclassico con sei colonne e frontone triangolare in facciata. L'ampia sala interna reca sulla solita pianta a ferro di cavallo quattro ordini di palchi oltre al loggione, con il consueto arco scenico. Le decorazioni interne sono opera di Francesco Hayez, ma anche dei pittori Orsi e Bustaffa e degli stuccatori Staffieri e Berazzi.
Il Teatro Sociale fu utilizzato per molti anni come cinematografo. Oggi - dopo la recente ristrutturazione - ospita solo spettacoli di prosa, balletti, concerti e opere liriche.